Vari i punti discussi durante il Consiglio degli Studenti di ieri pomeriggio, vi postiamo di seguito quelli più rilevanti.
Prima di tutto l'approvazione dello "Statuto dei diritti e doveri delle studentesse e degli studenti del Politecnico di Bari" proposto dall'associazione Link/UdUBari.
Lo statuto è stato approvato dopo una lunga discussione in aula con toni anche molto accesi sulle modalità con cui si stava portando avanti l’approvazione di un documento così importante per tutta la comunità studentesca. Tanto noi di Azione Universitaria Politecnico quanto gli stessi firmatari del documento concordavamo sul fatto che sarebbe stato sicuramente più proficuo discutere dello statuto dei diritti di studenti e studentesse in una apposita seduta, magari creando una commissione paritaria interna al consiglio allargata a tutte le associazioni che avrebbe redatto un documento completo e più accurato in ogni sua parte godendo anche di maggiore tempo rispetto ai soli tre giorni avuti a disposizione per redigere lo statuto approvato. Infatti durante la discussione erano emerse alcune criticità, sia nella forma sia nei contenuti, all'interno della bozza proposta dall'associazione succitata che si è vista costretta, data l'importanza della questione, a richiedere lo slittamento della discussione di un paio di settimane in un eventuale CdS straordinario/monotematico. Lo slittamento avrebbe sicuramente potuto portare ad un confronto migliore tra tutti i componenti del consiglio su un tema così importante ed avrebbe sicuramente potuto raccogliere maggiori idee scritte su carta.
Purtroppo però non è possibile discutere in un consiglio in cui la stragrande maggioranze è composta da una sola associazione che pur di darsi lustro sfrutta ogni cavillo raggirando le regole a propria discrezione. Da qui, tralasciando polemiche spesso infruttuose, abbiamo preferito astenerci dal voto pur ritenendo lo "Statuto dei diritti e doveri delle studentesse e degli studenti del Politecnico di Bari un documento di fondamentale importanza per tutta la comunità studentesca. Alla fine, (come al solito direi) la maggioranza detenuta dai nostri colleghi (Studenti Democratici), ha deciso di portare avanti la discussione ed approvare una serie di modifiche (da loro proposte) ai 10 articoli (e a tutti i loro commi) del documento che gli altri consiglieri presenti in aula hanno dovuto seguire senza aver sotto mano un qualcosa di scritto. Per la serie... mentre io parlo tu cerca di seguirmi e dopo approva sulla fiducia ciò che hai solo sentito per un ora, ricordandoti al momento dell'approvazione tutte le modifiche dei 10 articoli e dei svariati commi.
Altro punto importante previsto è stato la "Modifica del Regolamento 390/91", anche qui come alcuni ricorderanno a seguito della polemica creata dalla bocciatura dell’attività di Renzo Piano avevamo chiesto al presidente del CdS di convocare un Consiglio degli Studenti Straordinario che si incaricasse di istituire una commissione paritetica (composta anche da docenti) per apportare modifiche al regolamento 390/91, modifiche non solo nelle modalità di gestione dei fondi ma anche nelle loro percentuali di assegnazione. Evidentemente a qualcuno non stava bene la creazione di una commissione paritetica (che se pur non conforme ai regolamenti del Consiglio sarebbe potuta nascere in deroga a questi ultimi data la delicatezza della questione). Alla fine ci siamo ritrovati a dover discutere di numeri e cifre senza alcuna preparazione preventiva raggiungendo comunque un accordo di massima.
Nello specifico è stata rivista la ripartizione dei fondi derivanti dalla contribuzione studentesca, nello specifico dalle T2 degli studenti.
Secondo il regolamento attuale i fondi dedicati alle attività in favore degli studenti sono così ripartiti: 13% per le attività autogestite dagli studenti, b) 15% per viaggi di istruzione degli studenti, c) 30% per borse di studio art. 17 Legge 390/91 e borse di studio per laureandi, d) 22% per il potenziamento delle Biblioteche, dei Centri Stampa e di ogni altra attività destinata esclusivamente al servizio degli studenti, e) 20% per le attività a tempo parziale. La proposta approvata nel CdS di ieri pomeriggio - e che dovrà essere messa al vaglio del prossimo Consiglio di Amministrazione - prevede la seguente ridistribuzione dei fondi: a) 2% per le attività autogestite, b) 15% per viaggi di istruzione degli studenti, c) 37% per le borse di studio, d) 22% per il potenziamento delle Biblioteche, e) 24% per le attività a tempo parziale. Come potete vedere sono stati diminuiti drasticamente i fondi dedicati alle attività autogestite (che da ora in poi si aggireranno all'incirca sui € 18.000 annui) e sono stati aumentati i fondi per le borse di studio e per le attività part-time in modo tale da raggiungere e premiare quanti più studenti possibili. Qui fortunatamente si è raggiunti un voto unanime se pur durante il dibattito erano venuti fuori pareri discordanti tra le varie fazioni: alcuni proponevano di tenere la soglia per le attività autogestite al 4%, noi proponevamo ridurre le attività autogestite e premiare si le borse di studio e le attività a tempo parziale ma di aumentare anche la percentuale da destinare al potenziamento delle Biblioteche , dei Centri Stampa e di ogni altra attività destinata esclusivamente al servizio degli studenti, da sempre settori in cui il nostro Politecnico è carente. Purtroppo ancora una volta ci tocca fare i conti con i numeri del consiglio e la nostra proposta è rimasta disattesa.
A seguire abbiamo discusso sulla nostra richiesta di creazione della famosa commissione per apportare modifiche al regolamento 390/91. Ovviamente anche questa volta il consiglio ha rigettato la nostra proposta ritenendo più opportuno discutere delle modifiche direttamente durante la prossima seduta del CdS, inutile dire come andrà a finire: si ripeterà quanto avvenuto per lo statuto dei diritti, con una associazione che porta delle proposte e con l’associazione rivale che, forte della propria maggioranza, le stravolgerà creandosi un regolamento ad hoc. Quando si dice leggi "ad personam"!
Nelle varie ed eventuali abbiamo fatto inserire una risposta alle dichiarazioni infamanti pubblicate sul sito dell'associazione studenti democratici a seguito della vicenda di Renzo Piano che ormai tutti conoscete. L'associazione tutt'oggi è ancora convinta di quanto scritto e del modo con cui sono state analizzate le pratiche tanto che a fine seduta, quindi a consiglio ormai ultimato, l’associazione Studenti Democratici ci ha formalizzato la propria offerta di dialogo: l'organizzazione di una conferenza con Renzo Piano utilizzando dei fondi che si sono approvati in passato per un ciclo di conferenze di Ingegneria mettendo da parte i simboli. Per la serie tu proponi io ti boccio e poi se vuoi fare qualcosa devi discutere sempre con me! Questo francamente ci sembra un metodo del tutto perverso, oltre che anti democratico, di fatto se fosse stato convocato un Consiglio straordinario prima del 31/12/2011 (cosa assolutamente fattibile data la rilevanza dell’argomento) si sarebbe potuto ancora intervenire sulla decisione del consiglio ed approvare l’attività. Ora non solo si è fatto passare tempo utile ma si chiede a qualcuno di prostrarsi ai propri piedi elemosinando clemenza pur di fare l’attività.
Certi di aver adempiuto al nostro dovere nel migliore dei modi tutelando gli interessi degli studenti ci auguriamo che un giorno il Consiglio degli Studenti possa diventare sul serio la voce unica degli studenti del nostro Politecnico facendosi carico di tutti i problemi e trovando soluzioni quanto più condivise.