All'adunanza del Consiglio di Amministrazione A.Di.S.U. di oggi, 19 Marzo 2021, si sono discusse le seguenti tematiche:
Ratifica decreto del Presidente n. 5 del 23 febbraio 2021 (Contributo straordinario canone di locazione)
E' stato ratificato e approvato.
Approvazione del progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria presso il collegio Petrone per la realizzazione dei bagni nelle stanze.
Il punto non è stato approvato in quanto, tutti i Consiglieri di Amministrazione meno che i rappresentanti degli studenti, si sono astenuti e contrari. Solo noi rappresentanti degli studenti siamo andati a favore per l'approvazione di tale punto.
Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle residenze universitarie dell’ADISU Puglia.
La documentazione pervenuta ai Consiglieri di Amministrazione è la seguente:
"Il Presidente, sulla base della relazione predisposta dal direttore generale, riferisce quanto segue. A partire dal 15 marzo e, almeno, per i prossimi 15 giorni l’Ordinanza del Ministro della Salute del 12 marzo 2021, impone alla Regione Puglia la colorazione “rossa” e pertanto il rispetto delle disposizioni per tali zone contenute nel DPCM 2 marzo 2021. Al fine di uniformarsi alle disposizioni contenute nel DPCM 2 marzo 2021 cui fa riferimento l’Ordinanza Ministeriale, nonché alle precedenti disposizioni emanate e a tutt’oggi ancora valide, si ritiene opportuno introdurre alcune ulteriori misure di seguito elencate per tutto il periodo emergenziale “rosso”:
− ai sensi dell’art. 46 del DPCM 2 marzo 2021 in tutte le residenze Adisu, viene sospesa l’attività dei bar siti all’interno dei collegi;
− l’art. 40 del DPCM 2 marzo 2021, per le zone rosse, nei commi 1 e 2 recita: “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita”.
Visto che gli Atenei regionali hanno sospeso tutte le attività in presenza (compreso esami, tirocini, laboratori, tesi, biblioteche, ecc.) ed essendo venute meno le necessità primarie di partecipazione alle attività didattiche in presenza, al fine di ridurre il rischio epidemiologico, si reputa necessario incentivare il ritorno presso le proprie residenze abituali, possibilmente senza ulteriore
ritorno in residenza fino al termine del periodo emergenziale rosso.
Fermo restando che, sotto la propria responsabilità, qualora, un collegiale, dopo un fine settimana presso la propria residenza abituale, necessiti di rientrare in collegio, oltre alla dimostrazione di tale necessità, deve aver effettuato il tampone naso-faringeo 24 ore prima del ritorno in residenza. Senza tale documentazione non sarà possibile l’accesso in residenza.
− per il periodo emergenziale “rosso”, viene sospesa l’efficacia dell’art. 6 comma 2 del Regolamento del servizio abitativo sull’obbligo di permanenza in residenza, per ciascun mese, almeno per un periodo non inferiore ai 2/3 dei giorni utili.
− per il periodo emergenziale “rosso”, nel rispetto dei contenuti del DPCM 2 marzo 2021, viene sospesa l’efficacia dell’art. 6 comma 3 del Regolamento del servizio abitativo sulla possibilità di assentarsi, giustificatamente dal collegio per una sola notte."
Tutti Consiglieri di Amministrazione A.Di.S.U. per la componente studentesca sono intervenuti per cercare di non far approvare il punto.
In particolare, specifichiamo qui l'intervento fatto dal nostro Consigliere di Amministrazione Enrico Boffetti:
"Ci terrei a specificare che gli studenti che attualmente abitano presso una residenza universitaria non utilizzano l’alloggio esclusivamente per seguire le lezioni “in presenza” (anche perché attualmente ci sono più anni successivi che primi anni), l’alloggio viene utilizzato soprattutto per studiare, infatti molti studenti presso le proprie abitazioni non posseggono gli spazi studio adeguati per poter studiare in maniera tranquilla. Il DPCM non impone alcuna restrizione per chi desidera tornare presso la propria residenza/domicilio o abitazione, uno studente universitario che desidera tornare presso il suo alloggio privato a Bari (che paga quindi l’affitto) non è obbligato a fornire motivazioni sul suo ritorno in quanto, alle autorità competenti, gli basta dire: “Sto tornando presso la mia abitazione” (che è una motivazione prevista dal decreto approvato in data 2 Marzo 2021 dal Presidente del consiglio dei ministri) e non è neanche obbligato a fare il tampone faringeo (il cui prezzo ammonta a circa 70-80 euro). Non mi sembra opportuno obbligare uno studente a spendere 80 euro se egli non mostra alcun sintomo da COVID e, a proposito di questo, chiedo anche al Direttore Generale se ci fossero novità in merito alla convenzione con l’ASL per i tamponi degli studenti.
Noi rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione e delle residenze universitarie, chiediamo:
- che l’A.Di.S.U. consenta il rientro presso le residenze universitarie senza alcun obbligo di presentare un tampone faringeo o, se proprio è necessario, che sia la stessa a finanziarlo (chiediamo anche che lo stesso non sia più il naso-faringeo ma che sia un test rapido, il cui costo ammonta a circa 20 €) ;
- che non venga richiesta una motivazione a chi vuole rientrare.
Per concludere il mio intervento, credo che quello che dovrebbe fare l’agenzia è CONSIGLIARE di non ritornare, non dovrebbe proibire il rientro presso la propria abitazione perché difatti, la residenza universitaria ai fini del decreto è una vera e propria “ABITAZIONE”, vi riporto le parole esatte che sono riportate sulle F.A.Q. del sito del governo: ”… Ai fini dell’applicazione dei provvedimenti anti-Covid, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze)” ".
Dopo una lunga discussione dove anche gli altri rappresentanti degli studenti hanno espresso la loro posizione, il Consiglio di Amministrazione A.Di.S.U. ha approvato il punto all'ordine del giorno con 6 Contrari, 13 Favorevoli, 0 Astenuti.
Siamo riusciti a emendare il punto, non verrà più richiesto un tampone naso-faringeo (il cui costo ammonta a 80€) ma verrà richiesto un test rapido effettuato tramite un laboratorio (il cui costo ammonta a circa 20€).
E' stato demandato al Direttore Generale, il dott. Gavino Nuzzo, il rimborso spese del test rapido che verrà effettuato da ciascuno studente; seguiranno aggiornamenti sulla questione.
Queste disposizioni rimarranno valide fino a quando non terminerà la zona rossa (attualmente fino al 6 aprile 2021).